30 settembre 2008

Piogge

Da qualche giorno è arrivata la stagione delle piogge, qui nella regione centro-ovest del Brasile.

La stagione secca è oramai finita e pian piano si arriverà a piogge quasi giornaliere, terminado a Marzo/Aprile.

Continuerà ad essere caldo, ma con rinfrescate frequenti a causa della pioggia, rendendo il clima molto più sopportabile che durante luglio/agosto, l'Inverno secco brasiliano.

L'erba nei prati sta iniziando a ricrescere coprendo di verde quello che fino a qualche giorno fa era giallo e marrone.

9 settembre 2008

La nuova lingua portoghese

Qualche mese fa è stata conclusa, dopo anni di discussione, la stesura di un'importante riforma ortografica della lingua portoghese.

Nel mondo ci sono diversi paesi che parlano portoghese, ciasuno con sue proprie varianti.
Il CPLP (Comunidade dos Países de Língua Portuguesa) raggruppa questi paesi e altri paesi interessati (ad esempio per minoranze linguistiche presenti).

Oltre al Brasile e al Portogallo, anche Angola, Mozanbico, Capo Verde, Guinea-Bissau, San Tomè e Principe, Timor-Est e la Guinea equatoriale parlano portoghese come lingua ufficiale e fanno parte del CPLP.
Rimando a Wikipedia per approfondimenti.


In Brasile la nuova grammatica verrà adotata nel 2009, ci saranno tre anni di transizione durante i quali le scuole useranno entrambe le regole (per incasinare la mente dei poveri fanciulli, tanto scrivere in portoghese lo sa fare anche un bambino :-) ). (update: un po' come successe con l'euro in Europa, ma senza raddoppio dei prezzi)

Le regole che dal 2009 cambieranno nel portoghese brasiliano sono circa lo 0,5%, mentre per il Portogallo sono 1,6%.

Questo cambiamento dovrebbe portare maggiore diffusione della lingua poroghese nel mondo, o perlomeno maggiore uniformità.

I poeti portoghesi si sono già ribellati, manco a dirlo.

In compenso ci sarà molto lavoro per docenti e insegnanti di lingue, loro certo non si lamenteranno (e visto che questa cosa mi tocca da vicino, mi fa molto piacere :-D)

18 agosto 2008

Sui colori estivi e sui colori invernali (ovvero dal verde al marrone)

Brasilia è notoriamente una città molto verde.

È stata concepita così, non è una capitale di cemento, ma costruita a misura d'uomo, con quartieri (blocchi) residenziali inframezzati da quartieri commerciali, strade a grande percorrenza per spostarsi velocemente da un capo all'altro (tipo tangenziale) e internaente alle zone resizenziali stradine e passaggi pedonali. Larghi spazi.


E chiaramente molto verde, alberi ed erba. In Brasilia a lato delle strade c'e' sempre almeno un enorme manto erboso.

Brasilia è una città verde. D'Estate.

D'Inverno invece si trasforma in città marrone. Tutta l'erba secca, a causa del clima caldo e senza umidità e la città cambia colore.
Gli alberi sono ancora verdi, magari con qualche parte ingiallita, ma il suolo diventa una enorme distesa marrone e la città cambia faccia.

La faccia dell'inverno caldo brasiliano.

14 agosto 2008

Umidità

  • Bologna: 55%
  • Brasilia: 21%
  • Goiânia: 20%

Ho dovuto comprare un umidificatore (ad ultrasuoni, figo), il clima e' troppo secco rispetto a quello al quale sono abituato (35% di differenza non è poco) e ci sono stato giorni in cui, senza, avevo un perenne mal di testa.

La stagione secca, quella invernale (estiva in Europa), è calda e secca.

Solo in giugno abbiamo avuto qualche giorno di freddo, durante la notte.
La prima volta che ho dovuto mettere un maglione da quando sono qui.

Questa temperatura e siccità durerà fino ad ottore, poi pian piano inizierà la stagione delle piogge con picco da marzo fino ad aprile.

Credo che il periodo migliore per venire qui, per un europeo, sia sicuramente il periodo di dicembre/gennaio, sostanzialmente per due motivi:


Si tratta di un periodo climaticamente ottimo, qualche pioggia rinfresca l'aria, la temperatura e' altamente sopportabile e chiaramente (non manca mai) c'è il sole


In Europa è inverno. Mentre la gente nel vecchio continente muore di freddo, ci si spaparanza al sole

24 luglio 2008

Pindorama


È il 1500 ed i portoghesi approdano nella zona dove oggi sorge la città di Porto Seguro, in Bahia.


Pedro Álvares Cabral, il capitano della flotta salpata dal Portogallo, dichiara la terra "scoperta" come territorio del regno portoghese, battezzandola "Terra de Santa Cruz", senza sapere che altre popolazioni, che già abitavano quella terra da secoli avevano un nome per la loro terra: Pindorama, o "Terra Delle Palme" (ho sentito anche "Terra dei Pappagalli", non so quale sia la versione corretta).


Qualche anno più tardi la terra viene divisa in capitanerie ereditarie, vendute a imprenditori (o avventurieri) dal re di Portogallo. La più importante capitaneria, qualche anno più tardi, diventerà quella di Pernanbuco.


In questi anni non c'è ancora un nome ufficiale per indicare il Brasile, siamo circa tra il 1500 e il 1530, ma inizia a svilupparsi un'industria di sfruttamento di questa terra, per manodopera e risorse naturali.


È interessante sapere che successivamente alla schiavizzazione degli indios, papa Paolo II nel 1537 (a circa 3 anni dall'inizio) emette una bolla papale contro la loro schiavitù, che diviene poi legge (ma solo nel 1601).

Più o meno quello che accadde nel 1430 con la schiavitù in Africa da parte degli spagnoli. Con l'eccezione che in questo caso la bolla di papa Eugenio IV fu ignorata e la 'tratta dei negri' continuò per molto tempo.



Agli albori della colonia iniziò a fiorire l'esportazione di legno pregiato verso l'Europa ed in particolare di un albero, il Pau-Brasil, diventò una parte centrale dell'economia coloniale Portoghese.





Il Pau-Brasil è chiamato così a causa di una tintura, estratta dalla pianta, dal colore molto prossimo alla brace, brasa in portoghese.
Cor de brasa (color brace) = Brasil.
Il legno di questo albero era usato tra le altre cose per la costruzione di archi per violini e altri strumeti a corda.

Per estensione la terra inizia ad essere chiamata Terra Brasilis, e con il tempo, semplificando, Brasil.

Gli abitanti della Terra Brasilis, avrebbero dovuto chiamarsi brasiliani in portoghese (come in italiano), seguendo la logica del suffisso -iano/a per indicare l'origine di qualcuno.

In portoghese invece, a causa dello sfruttamento territoriale, gli abitanti del Brasile erano considerati più che altro i lavoratori del Pau-Brasil, da qui quindi brasileiro, con il suffisso -eiro per indicare il lavoratore, corrispettivo del suffisso italiano -iere/a o -ista.

Quindi da oggi tutti a chiamare i brasiliani brasilieri!

13 luglio 2008

Locadora Brancaleone

Tutto mi potevo immaginare, ma non che in una videoteca qui in Goiânia potessi trovare L'Armata Brancaleone (1966), con tanto di commento"dopo avere visto questo film, non guarderai più il Signore degli Anelli allo stesso modo" :-)

Avevano anche 8 1/2 di Fellini.

Ho chiesto se avevano Profumo di donna (1974), l'originale (non il remake con Al Pacino), visto che Silvana ama l'ultima versione volevo mostrarle quella Italiana, ma non l'avevano.

La prossima volta cerco meglio cosa offre il mercato brasileiro :-)


Update 15/07/08: Tra i DVD c'era anche "Viva Zapatero!" (2005) di Sabrina Guzzanti.

7 luglio 2008

SimCity Brasil

Era il 1753, il primo intendente della Capitaneria di Goiás - D. Marcos de Noronha - seduto sulla sua sedia nel suo studio privato, sta pensando di spostare la capitale della Capitaneria nella cittā di Pirenópolis. Niente.

Ottanta anni più tardi, nel 1830, Miguel Lino de Morais, fumando il suo sigaro preferito, ebbe la stessa idea geniale: trasferire la capitale nella città di Niquelândia. Ancora niente.

Qualche tempo dopo, nel 1863, José Vieira Couto de Magalhães, presidente della provincia di Goiás, pensò di trasferire la capitale vicino al Fiume Araguaia, per farsi un qualche nuotata tra una seduta di consiglio e l'altra. Terzo niente.

Nel 1932 Pedro Ludovico Teixeira ci riprova, ma questa ha un'idea geniale: assieme alla città crea lo "Atletico Clube Goianiense", la squadra di calcio più antica della capitale.

Viene creata una commissione per localizzare il migliore posto per la fondazione di una nuova capitale.
Un anno più tardi ci riesce, prima pietra della nuova capitale.

È l'inizio del Setor Central. Nel 1935 fu creato il municipio di Goiânia e nel 1937 era la nuova capitale dello stato di Goiás; nello stesso anno viene creato l'Atletico.

Nel 1942 però ci fu l'innaugurazione ufficiale della capiale. Quasi duecento anni dal primo barlume di idea alla realizzazione.

Qualche anno più tardi verrà creata, a circa 200km ad ovest, la capitale federale a forma di aereoplano (che non si dica che i brasiliani sono senza fantasia): Brasilia.


La crescita di Goiânia fu velocissima e ruppe ben presto con le previsioni demografiche previste durante la pianificazione della città.

Ora c'è un Setor Sul (settore sud) e a sud del settore sud, ancora altri settori (tra cui il nostro), la città offre praticamente tutto e come tutte le città moderne che si rispettino, il traffico congestiona la città nelle ore di punta.



Dal 1942 ad oggi, poco piu' di 60 anni e Goiânia fa 1.200.000 abitanti - duplicati negli ultimi 20 anni - per lo meno 5 squadre di calcio e una marea di concerti di musica sertaneja.

Il settore centrale di Goiânia fa parte del "patrimônio historico e artístico nazionale brasileiro", grazie alla sua architettura.

25 giugno 2008

13 giugno 2008

Dia dos namorados


Il 12 giugno qui in Brasile e' il giorno degli innamorati, tipo il 14 febbraio per il resto del mondo (credo), ma senza santi e stragi.


La televisione manda messaggi publicitari esattamente come in Italia ...


... ma al posto dei Baci c'è il Sonho de Valsa







Ci si scambia regali, dolcetti e si va fuori a cena...


Insomma tutte quelle cose che lì si fanno il 14 di febbraio, qui si fanno il 12 di giugno.


Del resto il Brasile è nell'emisfero sud :)


Noi chiaramente andiamo a cena oggi, 24 ore dopo, a mangiare giapponese (sushi all-you-can-eat) :-D

30 maggio 2008

Montalbano


Più mi riguardo Montalbano e più realizzo quanto sia italiano quel commissario.

È buffo come, mesi fa in Italia, consideravo Montalbano un personaggio prettamente meridionale e adesso che sono all'estero, riguardandolo lo vedo come un ritratto di italianità pura.

Nell'immaginario brasiliano l'italiano immigrato è il meridionale.

Da Roma in giù. Chiassoso, gesticolante, spesso basso e calvo, con il naso grosso. Ma non è solo un meridionale, ma è il meridionale emigrante di qualche decennio fa.

Ho conosciuto un avvocato a Brasilia, di origini italiane (toscane, l'accento lo tradisce anche quando parla in portoghese), che tra le altre sue attività possedeva (credo l'abbia venduta) una scuola di italiano per brasiliani. Vincenzo, il nome dell'avvocato, mi disse che sua moglie, brasiliana, cucina pasta tutti i giorni. Lo diceva come a sottolineare che lui è ancora italiano, ancora collegato alle abitudini del Bel Paese. Quando gli dissi che tra le varie idee c'era quella di aprire un ristorante, lui mi consigliò il nome: Due Torri.


Anche la nonna di Malù, presso la quale sono stato ospite per qulache settimana a São Paulo a Dicembre, pur essendo brasiliana vedova di italiano, cucina pasta. Prende solo pasta di grano duro, la marca che il marito prediligeva.


L'emigrante di qualche decennio fa ama l'Italia. Il piü delle volte s'incazza se qualcuno osa parlare male della sua terra. Quasi nessuno però vorrebbe tornarci a vivere. Forse per pigrizia, forse perchè alla fine stanno bene qui o perchè sanno i limiti del loro paese.

L'emigrante di oggi invece devo ancora identificarlo.

Predendomi come esempio, l'emigrante odierno non è legato alle tradizioni. Si adatta alle abitudini alimentari indigene e alla fine non fa una piega (chiaramente nella vita esiste solo il cibo, il resto è nulla e quindi non è nemmeno considerato nello spettro culturale del paese analizzato).

Io però so di essere un caso particolare e quindi non mi metto nel calderone.

Da quel che sento (quindi senza parlare di me), l'emigrante odierno è in realtà una persona benestante (professionista? imprenditore?), spesso laureata, che se ne va dall'Italia per questioni di stile di vita migliore più che per crearsi una vita che prima non c'era: parte per lasciare piü che per trovare. Molto probabilmente del nord.

Ritmi diversi, sicuramente. Abitudini diverse alle quali mischiarsi.

L'italiano da sempre, ovunque vada, si crea una comunità. Le comunità italiane nel mondo sono centinaia.

Ma in passato la comunità serviva per mantenere viva la tradizione italiana. Le varie Little Italy negli USA.

Oggi probabilmente c'è sempre questa tendenza, ma più per cameratismo che per identità.

Non vedo l'italiano moderno, qui in Brasile, organizzare sagre distribuendo panini con la mortazza. È più roba da umarells brasileri (chiaro che si può essere umarell anche a 20 anni :-) )

C'è una cosa che però vedo in comune con il passato. È lo spirito di Montalbano, ed è forse per questo che è l'unca serie italiana degli ultimi anni che riesco a guardare gustandomela completamente. Per fortuna che esiste Camilleri.

26 maggio 2008

CadEstivo

Sappiamo tutti da anni che il CadEstivo fa lezzo.

E tanto per cambiare il CadeInvernale è tornato ai vecchi grigiumi, dopo la breve parentesi del RockAlCade dell'anno scorso.

Tutto questo chiaramente secondo quanto le mie spie bene informate mi dicono.

Quindi cosa fare nelle nottti bolognesi se non sei presenzialista e-barra-o fighetto?

Chiaro, basta venire a Goiânia, al Bananada 2008, al centro culturale Martim Cererê.

Ci sono stato l'altra sera. L'atmosfera era quella del cade invernale di qualche tempo fa, con lo stesso stile di persone, ma in clima estivo e con musica dal vivo invece che diggeigiggetto.

Peccato che sia un festival di tre giorni e che si paghi l'ingresso, boia. Ma tanto nelle prossime settimane ci saranno altre manifestazioni simili, con cose da mangiare.

Probabilmente "chi lui sa" avrebbe trovato anche le panchettine.

17 maggio 2008

Feliz seis-meses-no-Brasil

Oggi fanno 6 mesi che sono qui. Fantastici 6 mesi.

Tanti auguri a noi.

14 maggio 2008

A lenda do Zumbi

La vera origine della leggenda dello zombi (o zombie) è storicamente tutt'oggi incerta, invito gli interessati a documentarsi ed eventualmente a correggermi.

I fatti riportati sono il riassunto fatto in seguito ad una chiacchierata con Claudio, il patrigno di Silvana, e alcune ricerche personali sull'argomento.


Nella seconda meta' del 1600 esistevano in Brasile piccole comunità autosufficienti, chiamate quilombo (pron: chilombo), di ex-schiavi neri scappati dalle 'fazendas'.
Piccole isole di tradizione africana in Brasile.

Il quilombo di Palmares, nell'area che oggi è delimitata dallo stato di Alagoas a nord di Bahia, era uno dei più grandi - se non il maggiore - con le dimensioni del Portogallo e una popolazione di circa 30000 abitanti, tra nativi ed ex-schiavi fuggiti
I quilombo erano in aperta opposizione o in guerra con il governo portoghese.

Nel 1678 il leader di Palmares era Ganga Zumba (probabimnete un titolo più che un nome proprio).

Il governatore di Pernambuco (allora colonia portoghese) propose un trattato di pace con Ganga Zumba, chiedendo di restituire tutti gli schiavi non nati in Palmares, in cambio della libertà dei nativi del quilombo.

Ganga Zumba acettò, ma un altro dei sui leader, Zumbi (pron: Zumbì), si rifiutò di sottostare ai termini del governatore.



Zumbi dos Palmares em Poà - SP

Zumbi era nato in Palmares, deportato fu cresciuto da un prete che lo 'civilizzò', insegnandogli il portoghese e il latino.
A 15 anni Zumbi scappò di volta per Palmares, diventando in breve tempo uno dei leader più apprezzati all'interno del regno di Ganga Zumba.

Quando Ganga Zumba firmò la pace, Zumbi si ribellò.
Per quattordici anni combattè contro i portoghesi rivendicando la libertà di tutta la popolazione nera, diventandone il loro nuovo leader.

Nel 1694, Cerca de Macaco, la capitale di Palmares, fu distrutta dai portoghesi.
Zumbi fu ferito e, sopravvissuto all'attacco, fuggì.

Due anni più tardi, tradito da un suo compagno, fu localizzato, catturato e successivamente decapitato.

La voce sull'immortalità di Zumbi si sparse velocemente tra i suoi seguaci, che a causa della capacità di sopravvivere alle situaizioni più disperate, non lo credevano morto.

Due anni dopo la sua cattura, i portoghesi portarono la testa di Zumbi (messa preventivamente sotto sale) in piazza, per mostrare ai seguaci di Zumbi che il loro leader non era affatto immortale.

Troppo tardi, la leggenda di Zumbi vive tutt'oggi tra fatto storico e mito religioso.

Mi scuso per le imprecisioni e i pressapochismi storici :-)

8 maggio 2008

Origem dos Brasileros

In rete gira da qualche tempo una serie di vignette by Bruno Bozzetto sulle peculiarità italiane confrontate con il resto dell'Europa.

Secondo l'intellighenzia brasilera sostenitrice dell'evoluzionismo sono chiare due cose:
  • L'uomo deriva dalla scimmia
  • Il brasiliano discende dall'italiano (e forse, dopo, dai portoghesi, spagnoli, tedeschi, arabi, ecc, ecc)

    26 aprile 2008

    Rocky

    Dopo quasi sette mesi di fermo dall'allenamento, oggi ho ripreso, in una palestra vicino casa.

    Palestra piccolina, tipica attrezzatura da boxe, manca la pera (sacco veloce) che adoro, ma vabbe', spingero' per metterla piu' avanti. Magari l'hanno nel cassetto e la tengono per i giorni di festa.

    Per adesso continuo con boxe, non ho intenzione di cambiare, ma nell palestra fanno anche muaitai, che Alf oramai insegna (da quel che ho saputo).

    Per il vale tudo ci penso poi, al max mi faccio dare lezioni via internet sempre dal buon vecchio Alf :-P

    L'allenamendo di boxe è più o meno lo stesso che si aveva con Ricky e Mauro al DLF, con la differenza che qui seguono un pò di meno, sono meno attenti ai movimenti. Ma forse è solo una mia impressione da primo giorno di scuola.

    È bello sentirsi stanchi ma comunque con ancora energie da spendere :-)

    Per chi fosse interessato ai prezzi: 80R$ per un mese, 210R$ per 3, come sempre per il calcolo veloce 1R$=2.5EUR

    Al DLF spendevo la stessa cifra (36 euro al mese mi pare), ma la Sempre Avanti e' una palestra particolare, nelle altre palestre bolognesi si spende almeno 60E.

    24 aprile 2008

    Profumi

    Qui in Brasile i profumi europei soffrono del potere dell'Euro sul Real, spesso un profumo che in Italia troviamo facilemente e a prezzi accessibili, qui può costare molto di più.

    Qualsiasi cosa importata costa di più che nel luogo di origine. È cosi ovunque.
    La pasta, le automobili, le scarpe. Per i profumi vale la stessa regola.

    Tenendo conto poi che i profumi sono considerati un bene di lusso, questo non contribuisce al calo del prezzo.

    Tutto questo per dire che comunque i nomi italiani la fanno da padrone:






    La battuta è scontata, il profumo no :-D

    8 aprile 2008

    Pogo alla Palestra Italia

    Sono stato a São Jose dos Campos questo weekend.

    Un paese vicino São Paulo (SP).

    Guarda caso, proprio in questo weekend è saltato fuori un concerto di Ozzy Osburne e vuoi non andarci?

    Anche perchè come fa giustamente notare Silvana, è bene vedere il concerto prima che muoia :D
    Il simpatico Ozzy non e' proprio messo benissimo.

    Il concerto si è tenuto praticamente dietro la casa in cui ho dormito qualche settimana a Natale scorso, in SP, presso lo stadio della Palestra Italia (squadra Palmeras), che poi è la squadra di calcio degli immigrati italiani in quel di Sampa.

    Al concerto, guardaunpo', c'erano un casino di quelli che qui chiamerebbero meosvovôs, che poi sono molto maigrampas, ma anche giovincelli sbarbatelli con la bandana di Ozzyozburn in testa a mo' di rambo-fratello-del-metallo.

    Solo potere vedere queste cose ha valso il prezzo del biglietto :D

    Concerto bello, non c'e' che dire, anche se la mia cultura musicale non mi ha fatto godere il concerto al 100%, ma sorpresa, conoscevo molte delle canzoni, diciamo un buon 60%.
    Beh, si, non è Leonard Choen, ma mi e' piaciuto ugualmente :)

    Sono uno di quelli che ad un concerto sta fermo ed ascolta.

    PS: niente pipistrelli questa volta, solo secchiate di acqua sulle prime file di fronte al palco.

    PS colorato: Ozzy: "I can hear you!!!" vicino di Silvana "non siamo a Rio, siamo a SP!"

    31 marzo 2008

    Un'ora in più

    Con l'orario estivo in Europa, passiamo da 4 ore in meno a 5 di differenza.
    Brasile 18.45, Italia 23.45.

    Io mi sveglio che voi state facendo la pennica pomeridiana.
    Io vado a letto che voi vi state svegliando.

    Tra circa sei mesi si torna a 3 ore.

    15 febbraio 2008

    Ristorante Italiano

    Ieri sono stato per la prima volta in un ristorante italiano, qui a Brasilia, la Villa Tevere.

    Le porzioni sono piu' che abbondandi, qualita' molto buona, locale curato. Il prezzo chiaramente elevato anche per l'italia, poco meno di 40E a testa, pero' siamo usciti con la panza piena.

    Il menu' non lasciava molta scelta (4/5 primi e 4/5 secondi), ma erano scelte invitanti.

    La pasta era buona. il risotto al limone non era propriamente risotto, ma credo l'abbiano adattato al gusto dei brasiliani, infatti era servito a lato di una scaloppina e sembrava piu' riso bollito al limone, che risotto. Buono nel complesso. Anche la carne era fatta bene.

    Dolce, profiterole, anch'esso buono.

    Nel complesso sono rimasto soddisfatto :-)

    Anno nuovo....

    Eccomi nuovamente.... dall'ultimo post sono accadute un bel po' di cose...

    Ho viaggiato per Bahia, spiaggia, mare, Salvador, isole tropicali ... tutte cose normali qui in Brasile :p

    Benta è venuto a trovarmi qui a Brasilia, e siamo andati in giro per locali mangerecci (pamonha, pastel, churrasco, e i vari all you can eat). Chiaramente siamo andati a mangiare da "Pizza Benta" :)
    È riuscito a comunicare egregiamente con gli autoctoni e spero a soddistare e sue curiosità.
    La prossima volta si organizzerà un giro più turistico, magari mare e cose del genere.

    Lavoro, chiaramente.

    Cercato casa, a fine Febbraio ci trasferiamo a Goiania, più dettagli nei prossimi giorni.

    5 febbraio 2008

    Mudança

    Mi sono trasferito nel nuovo appartamento, a Goiânia.

    Dopo diversi giorni di lavori, adesso sembra quasi una casa normale :-)

    Per chi volesse venire, abbiamo anche un letto matrimoniale e uno singolo per gli ospiti :-p
    Avviso tutti i turisti che qui non c'è mare, neanche vicino. Bisogna prenere l'aereo, quindi siete costretti a venire a visitarmi esplicitamente, senza altri motivi. Unica condizione per venire a trovarmi e' portare della cioccolata (non fondente) per Silvana e salami, parmigiani e cose del genere per me :-p

    Potevamo scegliere una casa a Bahia, ma siamo bastardi e l'abbiamo presa in una città nell'entroterra non turistico :D

    Le foto dell'appartamento più avanti, quando comincerà ad apparire un luogo normale, senza scatoloni e imballaggi vari :)

    Atè mais!